Il Radon è un gas molto radioattivo, appartenente alla famiglia dei cosiddetti gas nobili o inerti. E' tanto pericoloso quanto insidioso poiché non può essere percepito con i normali sensi in quanto risulta incolore, inodore e insapore.

L'atomo del Radon 222

Il Radon si auto produce per “decadimento nucleare” del Radio, un altro elemento molto radioattivo che a sua volta deriva dal decadimento dell’Uranio.

Questi elementi sono presenti da sempre in natura con quantità diverse nella crosta terrestre. Quindi può essere presente anche nei materiali da costruzione poichè dalla stessa terra vengono estratti i componenti con cui sono fatti.

Possiamo trovarlo in percentuali quasi sempre contenute nel cemento, nel tufo, nei laterizi, nelle pozzolane, nei graniti, etc.). il Radon-222 ha un tempo di dimezzamento di 3,82 giorni e deriva, per decadimento alfa, dal decadimento dell’Uranio-238 in Radio-226

il Radon è pericoloso perla Salute?

Come il Radon entra negli edifici

L’organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato nel Radon il secondo fattore di rischio per l’insorgenza del tumore al polmone. 

In Italia si stima che il Radon causi fino a ben 6.000 vittime ogni anno, mentre negli USA una abitazione ogni 15 viene considerata a rischio Radon.

E’ un gas nobile, che risulta molto più pesante dell’aria ed è anche solubile nell’acqua, per questi motivi dal suolo o dai materiali edili da dove ha origine, si propaga facilmente e può diffondersi negli edifici, sfruttando piccole fessure e porosità dei pavimenti. 

Così riesce ed invadere silenziosamente i locali, accumulandosi sopratutto nei sotto piani e gli scantinati. 

In Italia non vi è ancora una legge che fissa il limite massimo ammesso della concentrazione di radon nelle abitazioni private.

Comunque si fa riferimento ai livelli raccomandati dalla Comunità europea, che sono di: 200 Bq/m³ per le nuove abitazioni e di: 400 Bq/m³ per quelle già esistenti. 

Per gli ambienti di lavoro invece L’italia con il Decreto legislativo del 26 maggio 2000, n. 241 ne fissa un livello massimo di 500 Bq/m³. Contributo relativo delle varie fonti radioattive.

L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare spiega come il contributo più significante alla radioattività ambientale nei luoghi dove viviamo, è per oltre il 60%, determinato dal gas Radon. 

Poi in secondo luogo ci sono altre fonti di radiazioni minori, che invece dipendono dai materiali che ci circondano (tufo, graniti, etc.), che in genere sono spesso presenti nella nostra stessa casa. In pratica non vi è posto al mondo dove il radon non sia presente.

All’aperto non riesce a raggiungere elevate concentrazioni, ma nei luoghi chiusi (sopratutto negli scantinati), può arrivare a concentrazioni elevate che mettono a rischio la salute delle persone. I prodotti originati dal suo decadimento nucleare sono anche loro molto radioattivi, e se inalati possono causare danni gravi alle vie respiratorie.

Dove si può trovare il radon.

Il radon è diffuso dovunque nella crosta terrestre e si può trovare disciolto nell’acqua e in numerose rocce di origine vulcanica, come graniti, pozzolane, tufi, lave.

La concentrazione però varia a seconda delle zone, perciò in alcuni territori si possono registrare livelli di radon particolarmente elevati.

All’aperto tende a disperdersi rapidamente ma nell’acqua le cose vanno molto diversamente perchè può essere presente nella forma di un gas disciolto, divenendo così più pericoloso.

Infatti può essere trasportato dai corsi d’acqua  anche lungo grandi distanze, con la probabilità che poi possa riversarsi nelle falde acquifere.

Quale genere di edifici sono più a rischio Radon

La presenza del radon potrebbe essere riscontrata nelle abitazioni edificate su terreni granitici o vulcanici, ovvero nei nei pressi di vulcani o su terreni ricchi di tufo.

Si può trovare anche negli edifici le cui fondazioni che sono state adagiate direttamente sul terreno, locali seminterrati e cantine. Nelle costruzioni realizzate con argille a base di granito, tufo, porfido, pietre laviche e cementi di origine pozzolanica. 

Perciò si evince che In Italia i materiali più a rischio paricamente sono la pozzolana, il peperino del Lazio e il tufo campano. 

Ovviamente la concentrazione del Radon è maggiore ai piani bassi, ma riesce a diffondersi anche ai piani superiori.

Le naturali differenze di temperatura tra i piani bassi e quelli più elevati creano dei moti convettivi che permettono al gas tenda a salire.

Ciò si verifica sopratutto in inverno con l’accensione del riscaldamento, tramite presenza le correnti ascensionali che i creano nelle canne fumarie, e nei sistemi di aspirazione di bagni e cucine. 

In questo caso si raccomanda una ventilazione adeguata e costante degli ambienti.